ECOMUSEO
tra il Chiese, il Tartaro e l'Osone

COMUNI ADERENTI

 L’area territoriale di riferimento è il comprensorio dei nove Comuni:

PIUBEGA
CASALOLDO
CASTEL GOFFREDO
CASALMORO
REDONDESCO
GAZOLDO DEGLI IPPOLITI
CERESARA
MARIANA MANTOVANA
ASOLA

Una precisa identità storico-culturale

Come in buona parte del territorio dell’Italia settentrionale non è difficile ritrovare le radici dell’identità storico-culturale di questo territorio nella storia della giovane nazione italiana e del RISORGIMENTO. Infatti, il territorio dei nove comuni è a poca distanza dai luoghi delle battaglie per l’indipendenza dell’Italia dalla DOMINAZIONE AUSTRIACA. Sicuramente i centocinquanta anni dello stato italiano, prima con la monarchia e poi con la repubblica, le due guerre mondiali alle quali hanno partecipato i giovani di questi territori hanno sicuramente influenzato la gente, la cultura, le tradizioni di questo territorio.
Ma se andiamo oltre questo periodo possiamo forse meglio capire quel carattere fortemente “individualista” che contraddistingue i comuni, lo svilupparsi delle aziende ed il “carattere” della gente.
Fin dal Medioevo questo territorio è stato “luogo di confine” in cui si sono combattute battaglie o semplici schermaglie per il possesso e il controllo del territorio tra i comuni di Cremona, Mantova e Brescia nel periodo di loro maggiore espansione, tra il Papato e l’Impero per il controllo delle investiture, tra i comuni e l’Impero per l’amministrazione del potere.
Questa situazione può essere ritrovata nello stesso periodo in molte altre parti d’Italia, ma nel nostro caso il senso del vivere sul “confine” vicino al “limite” è continuato anche nei periodi successivi con le dominazioni dei Visconti, dei Gonzaga e della Serenissima Repubblica di Venezia.
Il nostro territorio ha sempre vissuto la vita delle terre di confine cercando di volta in volta di cogliere i privilegi di tale condizione o di evitarne i danni. La presenza di TORRI e CASTELLI è sicuramente legata a questa particolare situazione che si è trascinata per secoli a causa della particolare localizzazione geografica di un territorio per secoli conteso tra diverse istituzioni sociali e religiose.
Tutto ciò ha dato vita ad una serie di presenze e contaminazioni importanti, all’insediamento nel territorio di famiglie fortemente legate ai Gonzaga oppure alla Serenissima che hanno lasciato molti segni della loro presenza nei palazzi, nelle chiese, nelle corti. Anche la lingua dialettale risente molto dell’influenza del confine in particolare con la provincia di Brescia.

L’Ecomuseo “Tra il Chiese, il tartaro e l’Osone” si colloca nella zona a nord della provincia di Mantova, in piena Pianura Padana.

Territorio e aspetti morfologici

Zona pianeggiante per eccellenza attraversata dal Mincio e chiusa a sud dal Po. La pianura è, come si intuisce facilmente, a forte vocazione agricola ma anche zootecnica. Di qui un’industria agroalimentare che si segnala per numerose produzioni tipiche: salumi insaccati e formaggi, su tutti il Grana Padano.
In particolare, il territorio dell’Ecomuseo si colloca tra il Chiese e l’Osone nella zona confinante con la provincia di Brescia e a pochi chilometri dalla provincia di Cremona. Caratteristica geografica peculiare di questa zona e dell’intera provincia di Mantova è la ricchezza di acque. Diversi fiumi l'attraversano: il Po, il tratto finale dell'Oglio e del Chiese suo affluente, il tratto finale del Mincio, il tratto finale del Secchia, la parte nord-est della provincia rientra nel bacino del fiume Tione, affluente di destra del Tartaro che raccoglie le acque di risorgiva (detti 'fontanili') di quell'area. Il Mincio attorno a Mantova crea dei laghi (Laghi di Mantova), unici laghi di rilievo estesi interamente in Pianura Padana.
Moltissimi sono i canali, dedicati all'irrigazione o alla bonifica, definiti di matrice storica in quanto considerati elementi della rete idrica cui il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale riconosce come specificità l’aver svolto nel corso dei decenni passati il ruolo di elemento ordinatore del sistema poderale agricolo e del modello organizzativo e d’uso del territorio agricolo, la cui trasformazione comporterebbe una riduzione/azzeramento dell’identità paesistica degli stessi ambiti agricoli.
Nel territorio dell’Ecomuseo scorrono ben 62 CANALI DI MATRICE STORICA, spesso indicativi di altrettante STRADE BIANCHE che si snodano sulla loro riva. Tra questi canali di matrice storica sono annoverati anche il Tartaro e l’Osone che danno il nome all’Ecomuseo, oltre al Chiese che invece è un fiume.

Territorio e aspetti naturali e paesaggistici

Nel nostro ecomuseo ci sono rilevanti siti ambientali. In particolare: i parchi naturali di interesse sovracomunale (Parco del Moro a Casalmoro, Parco del Monte Medolano, Parco Regionale Oglio Sud, che è anche zona a protezione speciale, Parco Regionale del Mincio, con le sue Valli che sono anche considerate zone a protezione speciale, proprio come le Valli del Chiese che attraversano il territorio di Casalmoro e di Asola), i Siti di Interesse Comunitario (SIC) come le Valli di Mosio, le Langhe di Gerra Gavazzi e Runate, il Complesso Morenico di Castiglione, il Complesso Morenico di Castellaro Lagusello, le Torbiere di Marcaria, per arrivare alla Riserva Naturale Biogenetica Bosco Fontana nel comune di Marmirolo con i suoi 236 ettari di boschi, acquitrini e praterie. Questo territorio - ricco di fiumi e canali con le loro valli, di riserve e parchi naturali, di dolci colline moreniche, di vigneti e frutteti, di campi coltivati e prati verdi, di biodiversità

ESPLORA, CONOSCI LASCIATI ISPIRARE

I nostri percorsi ti offrono una prospettiva unica sul territorio, per vivere in prima persona le storie, i luoghi e i paesaggi che fanno del nostro ecomuseo un patrimonio inestimabile.